I modelli
francesi di queste costruzioni si diffusero con i Normanni anche nella vicina Sicilia dove
vennero costruite le cattedrali di Catania, Messina, Cefalù, Palermo. Nella planimetria
di queste chiese appaiono tre absidi. Labside centrale è più ampia e sporgente
rispetto a quelle laterali : questo elemento assieme alla tendenza alla verticalità,appartiene allo stile cluniacense. La pianta della chiesa cruciforme e le tre navate,
invece, appartengono alla tradizione latina : le navate, infatti sono delimitate da
colonne come le basiliche paleocristiane (G. Occhiato : La Trinità di Mileto nel
romanico italiano).
Lo storico Pontieri parlando dei
monaci normanni li descrive come uomini di chiesa, di mondo e di guerra, dediti più alle
cose terrene che a quelle divine : questo monaco " passa con estrema facilità da
unopera di religione a dirigere lassedio di città nemiche, da una congiura
politica al governo di una comunità monastica, dai meschini e occulti intrighi feudali
alle profferte più appassionate di fedeltà ".
Il motivo per cui i conquistatori
normanni si sono rivolti alla costruzione di chiese si spiega con laccordo stipulato
a Melfi nel 1059 tra Papa Gregorio VII e i normanni. Il Papa legittimava le conquiste
normanne nel sud dItalia ed in cambio i conquistatori si impegnarono a riportare
sotto l influenza della chiesa di Roma tutti i territori conquistati che erano di
rito Bizantino. Perciò costruirono chiese e monasteri e appoggiarono i monaci
benedettini i quali nelle abbazie svolgevano un ruolo politico ed economico oltre che
religioso. Questi monaci erano veri e propri feudatari: amministravano possedimenti,
godevano di privilegi.
Le abbazie per meglio svolgere il
loro ruolo erano sottratte alla giurisdizione dei vescovi ed erano soggette direttamente
allautorità pontificia di Roma.
Questa autonomia fu causa di
conflitti tra gli abati e i vescovi che non tolleravano i poteri concessi ai monaci. Le
lotte per il potere non stanno a significare però che nell Europa dellXI
secolo non vi sia stato un forte fervore religioso, fervore che così fu espresso, con
suggestive parole, dal monaco e cronista dellepoca Rodolfo il Glabro : " Era
come se il mondo stesso, scrollandosi di dosso la sua vecchiezza, si rivestisse dun
bianco mantello di cattedrali ".
Mentre Orderico Vitale, altro
cronista dellepoca, si compiaceva osservando come nelle mura delle abbazie di
Venosa, di S. Eufemia e di Mileto si udissero gli stessi canti che si udivano a S. Evroult
sur-Ouche (J. Lindsay - I Normanni - Bur).
Accadde che i monaci normanni nel sud
dItalia guardassero allarchitettura del Nord della Francia per costruire le
loro chiese ed i condottieri normanni rimasti in Normandia si ispirassero
allesperienza del sud Italia per conquistare lInghilterra.
Il cronista Guglielmo di
Malmesbury,
afferma che Guglielmo il Conquistatore prendeva a modello il carattere risoluto e ardito
di Roberto il Guiscardo, il quale già nel 1059 era divenuto duca di Puglia e Calabria.
Considerava un disonore " esser meno in valore ad uno come Roberto che egli superava
di rango ". Gli Altavilla, infatti, appartenevano alla piccola nobiltà normanna e
costruirono le loro fortune guerreggiando nellItalia meridionale. Essi,
comé riconosciuto da tutti gli storici, gettarono le basi del futuro Stato moderno
e centralizzato. Però la loro rigida organizzazione amministrativa, di tipo feudale,
impedì che nel sud dItalia nascessero i Comuni i quali divennero centri di crescita
economica e nellItalia del centro-nord crearono una società di tipo mercantile.
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