abbia regnato nel quinto secolo e sconfitto più volte i Sassoni. Per consiglio del Mago Merlino avrebbe
istituito il famoso Ordine dei Cavalieri della Tavola Rotonda, il cui compito era di ricercare il Graal, la
coppa misteriosa che comunicava a quelli che ne bevevano scienza, coraggio, forza e conoscenza
dell'avvenire. Il Medio Evo s'impossessò di questa leggenda e nel cavaliere del ciclo bretone non vide più
il Roland della Chanson, guerriero terribile... In quella coscienza rude, trionfò l'idea cristiana, l'idea del
sacrificio, della vita offerta a Dio. Re Artù, che corre sulle vie del mondo in cerca del Saint Graal,
potrebbe simboleggiare il redentore Divino in cerca della pecorella smarrita. Come Cristo, del resto,
ucciso dalla ferocia del male, il leggendario re, macchiato d'amori insani, viene assalito da una fiera" (G.
pag. 151). "La fiera è il cosidetto Gatto di Losanna. Il caprone s'impenna; re Artù cade. Il gatto dà un
salto, gli piomba addosso, lo azzanna alla gola e lo uccide : re Artù è ucciso dalla ferocia del gatto, come
Cristo dalla ferocia del peccato" (G. p. 153) Con Otranto abbiamo dunque imparata la lezione : è vano
parlare di "Arte o di Letteratura normanne".
Tutto al più si può dire che i Normanni, nel Pavimento di Otranto, non furono consumatori di
cultura occidentale, ma se ne servirono per trasmettere il messaggio cristologico della salvezza.
Ci sono ancora tanti altri elementi di cultura realizzati ai tempi dei Normanni. Alcuni di questi
giunsero difficilmente in Italia, benché provenissero da ambienti normanni di Inghilterra o dalla
Normandia. Sono quelle opere del "Ciclo Bretone" che veicolavano i trovatori da una corte all'altra,
lasciando un'impronta certa sulla letteratura siciliana del secolo seguente.
Tra queste opere del Ciclo bretone, i Lais di Marie de France occupano un posto privilegiato.
L'intento della poetessa era di dilettare i cortegiani del re. Due personaggi sono più particolarmente
emblematici : Guigemar e Eliduc. Il primo è un cacciatore feroce che odia la parola "amore". Un giorno,
egli colpisce una cerva con una freccia che rimbalza su di lui e lo ferisce. Solo una Donna, che da molto
tempo lo ama, lo potrà guarire. Eliduc è un cavalliere, già sposato, che ama una donzella vergine che pure
lo ama. La sposa si sacrifica ma il rimorso invade l'uomo e le due donne si rinchiudono in un convento.
Sempre del Ciclo bretone, ecco i Romans de Tristan.La leggenda di Tristan e Isotta è stata
composta per la prima volta da un chierico erudito la cui opera è stata molto danneggiata. Solo ne restano
alcuni frammenti. E' stata scritta, anche questa, per i cortigiani di Enrico II d'Inghilterra. All'inizio del
'900, i frammenti sono stati riuniti e ricostituiti da Joseph Bédier. Ha dato tre parti al romanzo : il preludio
all'amore, la vittoria dell'amore sugli uomini, e la vittoria dell'amore sulla morte. Con Tristan l'amore
diventa l'elemento principale della vita, tanto per la letteratura quanto per le preoccupazioni mondane.
L'altro elemento importante è quello della forza del destino.
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