rifugiarono nel Paese di Galles, in Cornovaglia, in Armorica. Molti, tuttavia, restarono in Inghilterra, e
l'union dei conquistatori con donne bretoni assicurò la persistenza dell'elemento celtico e della comunità
di villaggio - un sistema sociale particolare, che sfugge alla spartizione fatta dai Normanni. Le città sono
poco numerose, ed abitate solo da contadini. E' il "villaggio", il "Township" che fornisce il quadro della
"parrocchia", quella che diventerà, con i Normanni l'unità legale e fiscale del nuovo Stato. A questo
"villaggio" viene chiesto di delegare rappresentanti, (il parroco, il "bailli" (una specie di "sceriffo") e
quattro persone di primo piano, quando si tratta di fare un'inchiesta per la giustizia. Il Domesday-Book ci
dice che Guglielmo il Conquistatore conservò per sé una parte importante dei beni sequestrati. I redditi
dei proprietari agricoli sono di 73000 Libbre annue : Guglielmo ne prende il settimo. In quanto alle terre
che davano un reddito annuo di 11000 libbre, anche qui il Conquistatore si conserva la settima parte. In
tl modo Guglielmo si trovò ad avere il doppio dei redditi del re Eduardo. Si capisce quindi perché tali
somme importanti di denaro abbiano servito a costruire abbazie, chiese e castelli...
COSTITUZIONI e ASSISE
Un altro dato importante ci informa sulla società anglo-normanna : sono le famose
"Costituzioni di Clarendon". "Costituzioni" o "Assise". Sono documenti legislativi del regno di Enrico
II, nel 1166. Si tratta di "Sessioni" della Corte, o ancora di una "Giuria che indaga e decide" Esistono
altre "Assise" : quelle di Northampton, nel 1176, quelle dette "delle armi", nel 1181, e quelle "della
foresta", nel 1184. Ci possiamo chiedere in quale misura le "Assise di Ariano" del re normanno di Sicilia
Ruggero II, che, secondo alcuni storici, sarebbero state prompulgate nel 1140
18
abbiano avuto qualche
influsso su queste "Assise". Comunque i Normanni d'Italia, come quelli di Inghilterra adoperano lo
stesso sistema. Nelle Assise abbiamo un insieme di regole pratiche da osservare. Non sono veramente
delle leggi. Sono quindi ordinamenti di polizia per delitti di ordine comune. E' dunque difficile capire
perché tali Assise o "Costituzioni" abbiano causato tanti problemi : si ricordi "il caso Becket"....
2. LA SITUAZIONE DELLA DONNA AL TEMPO DEI NORMANNI
Il Dalena
19
ha scritto : "il problema del ruolo della donna nella società medievale è stato al
centro dell'attenzione storiografica fin dall'8OO." L'autore, che nota quanto il problema della condizione
femminile sia stato insufficientemente esplorato, ci dà una bibliografia molto completa a questo proposito.
L'opera fondamentale è, certamente La femme, edita in due volumi dalla Société Jean Bodin, nel 1962.
Errico Cuozzo (già citato) ha scritto nel suo Commentario al Catalogus Baronum : "Il ruolo della donna
nel sociale e nel potere politico risulta ancora avvolto dal dubbio e dall'incertezza. Per quanto riguarda il
ruolo attribuito alle donne nella struttura feudale normanna, è sempre molto modesto.". Il Ménager
20
ci
ricorda infatti che, anche quando appariva titolare di un atto pubblico, le era interdetto qualsiasi azione
giuridica senza il consenso del mundualdo. Nel Catalogus sono elencate sei "dominae" quali titolari di
altrettanti feudi, per i quali ciascuna di esse deve al rispettivo feudatario in capite o al re, un "servitium
militum" proporzionato all'importanza del feudo." Le donne dunque potevano essere investite dei feudi, e
fornire milites, o cavalieri, per il servizio militare. Nel testo abbiamo incontrato Sikelgaita, che non esita a
intervenire sul campo di battaglia... Abbiamo visto Giuditta,, Matilde e tante altre donne, più o meno
implicate nei fatti di guerra. Due libri recenti
21
ci danno informazioni molto interessanti a proposito del
ruolo della donna al tempo dei Normanni, uno di Duby, l'altro di Tunc.
18
Si legga (cf. Atti...), a proposito dell'autenticità o apocrificità di queste assise, l'articolo di Antonio MARONGHIU La
legislazione normanna. L'autore contesta le dichiarazioni di MENAGER e pretende che le dette assise sono del secolo XIII,
dunque posteriori ai Normanni.
19
Pietro DALENA Donne e potere nel clan del Guiscardo – Cf. Fonti e Bibliografia.
20
MENAGER, La législation sud-italienne sous la domination normande, in I Normanni e la loro espansione in Europa
nell'Alto Medioevo, Spoleto, 1968, n. 18.
21
Georges DUBY, Le chevalier, la femme et le prêtre. Le mariage dans la France féodale, Paris, Hachette, 1981 - Suzanne
TUNC, Les femmes au pouvoir. Deux abbesses de Fontevraud, Paris, Cerf, 1993.